IL SEGNO DEL FIGLIUOL DELL’UOMO DI AURELIO ESPOSITO

Oggi 14 settembre si celebra l’esaltazione della Santa Croce, festa che in oriente e’ paragonata in importanza a quella della Pasqua. Il ritrovamento della Croce di Gesù, il 14 settembre del 320, e’ attribuito a sant’Elena madre dell’imperatore Costantino del quale si ricorda la dedicazione delle basiliche sul Golgota e sul Sepolcro di Cristo.

Parte della Croce sarebbe stata portata a Roma da sant’Elena ed un’altra parte, rimasta a Gerusalemme, divenne bottino dei Persiani nel 614; l’imperatore Eraclio recuperò questa parte dai Persiani nel 628 (la Chiesa Ortodossa celebra i due eventi in due date, 14 settembre e 1 agosto; Giovanni XXIII, 1960-62, lascia un’unica festività. Tale segno comparirà alla fine dei tempi.

A tal proposito Aurelio Esposito, un saggista napoletano di origini anche sannite che vive ad Arpaise, ha dedicato a tale segno un capitolo del suo libro “I segni del cielo & Il Vangelo dell’Apocalisse – Pasqua 2029” diventato parte della trilogia racchiusa nel saggio “Dalle piramidi di Giza ai miracoli di Gesù”.

La Croce del Sud (formata da stelle poste in relazione ad un quadro astronomico, allegoricamente collegato ad interpretazioni bibliche in chiave scientifica e nel solco dell’egittologia relativa alle piramidi) e’ il segno indicato e proposto dall’autore; tra le considerazioni numerologiche viene riconosciuto un ruolo d’insieme al numero 14.

DI AURELIO ESPOSITO