Inizio di Novembre: Commemorazione dei Defunti. Di Luigi Tranfa

Il mese di novembre si apre con due importanti ricorrenze: il 1° novembre, giorno di Tutti i Santi, e il 2 novembre, giorno dei Morti. Queste date, celebrate in tutto il mondo, affondano le loro radici nel Medioevo, quando la Chiesa cattolica iniziò a riconoscere l’importanza di onorare i defunti. Ogni anno, famiglie e comunità si riuniscono nei cimiteri per pregare e ricordare i propri cari scomparsi.

La tradizione di commemorare i defunti risale a secoli fa ed è stata tramandata di generazione in generazione. In Italia, e in particolare in Campania, questi momenti assumono un significato profondo. Ho avuto modo di visitare alcuni cimiteri nel Sannio, in particolare a Ceppaloni, dove ho potuto osservare la presenza di molte persone che, con affetto e rispetto, si ritrovano per onorare i propri cari.

In quei giorni, i cimiteri si riempiono di fiori e di preghiere. È toccante vedere come ogni tomba, loculo, cappella e urna funeraria diventi un luogo di memoria e riflessione. Anche le chiesette all’interno dei cimiteri accolgono i fedeli, offrendo un momento di spiritualità e connessione con il passato.

Il filosofo Ugo Foscolo sosteneva che “la vera misura di una società si misura dal rispetto che essa riserva ai morti”. Questa affermazione riassume l’essenza di queste celebrazioni: il culto dei morti non è solo un atto di devozione, ma anche un momento di crescita collettiva, un modo per trasmettere valori e ricordi.

È bello vedere i cimiteri illuminati e aperti in questi giorni, creando un’atmosfera di calore e comunità. I gestori delle onoranze funebri, come l’Agenzia Funebre RUSSO di San Giovanni di Ceppaloni, svolgono con dedizione questo delicato lavoro, contribuendo a garantire che i nostri cari siano sempre onorati e ricordati.

Il mio augurio è che tutti i defunti, indipendentemente da età, sesso o razza, possano godere di un eterno riposo in pace. La commemorazione dei defunti è un momento di tristezza, ma anche di profonda riflessione e gratitudine per ciò che ci hanno lasciato.

Luigi Tranfa