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“Dopo lungo e sonnacchioso torpore, apprendiamo che il parlamentare della Repubblica Francesco Rubano si è accorto che da mesi c’è chi lavora per cercare di agevolare e creare le condizioni affinché un’azienda della Lituania investa a Benevento nel settore dell’energia solare. Mentre qualcuno era in letargo o in una paradossale forma di stand-by politico e istituzionale, c’era un Ministro del Governo che al Dicastero delle Imprese e del Made in Italy firmava un Contratto di Sviluppo impegnando le istituzioni apicali della Repubblica italiana su un investimento privato che noi continuiamo a ritenere di strategica importanza.
Di fronte a tale lapalissiano impegno dei Vertici governativi che fu accompagnato anche da qualche selfie interessato di chi allora non volle lasciarsi scappare l’occasione, siamo stupiti e amareggiati dalla selvaggia speculazione politica in atto: ma a questo scaricabarile, per cui i successi e gli annunci si condividono e le difficoltà si addebitano, ci opponiamo con la fierezza di chi non ha nulla da rimproverarsi”, lo scrivono in una nota congiunta il vicesindaco di Benevento Francesco De Pierro e il presidente del Consorzio ASI Domenico Vessichelli.
“La legge del mercato e la sua oggettiva e cruda realtà, inclusa la spietata concorrenza cinese nel settore del solare, dovrebbero indurre tutti ad evitare la propaganda e il solito, ritrito e cieco anti-mastellismo e a impegnarsi per favorire un investimento che produrrebbe posti di lavoro e occupazione nel Sannio. Di fronte a questo c’è chi, come l’Asi e l’Amministrazione comunale, è pronto ad assumersi ogni responsabilità politica e amministrativa, inclusa la proroga per la formalizzazione dell’acquisizione degli stabilimenti richiesta nelle scorse ore e di cui probabilmente non era a conoscenza il deputato Rubano che preferisce fare l’opinionista a buon mercato. Sollecitiamo il parlamentare di Forza Italia a interloquire e operare con tutti gli strumenti a sua disposizione e con una incisiva moral suasion sul Governo che sostiene in Parlamento, perché per ora proprio del Governo non si avverte un’azione incisiva sulla vicenda Solitek.
E’ vero che il sindaco Clemente Mastella ha fatto la storia della politica italiana, ma ognuno si assuma le sue responsabilità politiche e istituzionali, perché limitarsi ad una denuncia sterile significa giocare ad un ostruzionismo che non fa onore a chi ricopre un’alta carica istituzionale. A ciascuno il suo, diceva Sciascia. O altrimenti è becera propaganda da strapaese”.