L’Innovazione Tecnologica: Come la Tecnologia Sta Trasformando il Nostro Futuro
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I propositi e le aspettative di un popolo dopo la diaspora ed il ricongiungimento, affondando le radici in tradizioni di nomadismo pastorale con vocazione ai commerci, hanno fatto sì che la compattezza di “gregge” e la versatilità relazionale con altri popoli facessero dei promotori dello Stato “militare” di Israele i protagonisti della storia mondiale grazie al loro insediamento incuneato a separazione tra l’Asia e l’Africa. Questa posizione geografica, spina nel fianco del mondo islamico, e’ stata ottenuta e mantenuta grazie ad un interessato appoggio politico e militare dell’occidente soprattutto anglosassone.
Tale situazione strategica e’ stata consolidata con l’esasperata supremazia militare che, essendo palesemente sproporzionata rispetto al numero di abitanti, non appare più giustificabile neanche alla luce del tragico Olocausto. Anzi ha creato instabilità mondiale portando alla “simmetrica” situazione in Corea del Nord.
La ricchezza economica, la rete di ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico dell’organizzazione sionista hanno portato nei popoli vicini (e non solo) alla percezione del sionismo come strumento di “primazia” sugli “indigeni”.
Le cui “non floride” condizioni di “servitù” lavorativa, hanno lasciato percepire la sensazione di distacco dalla “specie evoluta” dominante. I contrasti sociali e religiosi in zona hanno portato a sanguinosi conflitti che ormai sembrano proseguire con metodi “delinquenziali” sollevando “terrore” per i prodotti tecnologici resi strumenti di morte indiscriminata per gli utilizzatori. Ecco che le “scatole chiuse” si sono rotte mostrando “il vero volto” degli oggetti in rete con “energia comandata a distanza” da chi ha accesso alle industrie mondiali.
La soluzione è quella dell’ONU quale garante anche militare per l’esistenza della Palestina e di Israele smilitarizzati. Altrimenti “la legge del più forte” prima o poi porterà alla distruzione di Israele, la cui inevitabile vendetta coinvolgerà le superpotenze con grave rischio per tutta la Terra.
Non è questo che ci si aspetta da Israele popolo di Dio… Il suo ruolo è quello di “riferimento” ammirato e non temuto a causa di scelte da parte di chi viene percepito come “progenie” degli “adoratori del vitello” o “profeti di Baal”, insomma come degni “eredi di Erode” in adunca postura rapace nei confronti di palestinesi e compagni minacciati di essere “ridotti all’età della pietra”. Compito imminente per la comunità mondiale dell’ONU e’ definire la strategia per procedere al disinnesco delle “bombe ad orologeria” costituite da Israele e Corea del Nord.
DI AURELIO ESPOSITO
2 Comments
L’analisi è completa.
Viene da aggiungere solo qualche osservazione.
Il opolo ebraico ha raggiunto una posizione dominante nel modo occidentale e lo stato di Israele ne rappresenta solo un piccola parte. L’ONU è asservito agli interessi di questa elite e non si opporrà alla riconquista della terra promessa da parte di un popolo che identifica sé stesso come vero indigeno e l’altro come abusivo. Inutile illudersi in un accordo di pace. Tutto terminerà alla marginalizzazione di questi disperati oramai apolidi in campi profughi. Le condizioni di vita disumane li spingeranno a liberare definitivamente la terrra di Israele.
L’excursus storico e la collocazione geografica relativa al “fu” nuovo stato di Israele e la “vecchia” Palestina consentono anche al più ignaro dei lettori,in poche righe, di comprendere il nocciolo della questione che si apre a giochi di interesse e di potere estesi “altrove”.
Sicuramente anche il sottolineare,religiosamente parlando, ciò che dovrebbe essere ed in realtà è il popolo guida, aiuta ad avere un quadro abbastanza chiaro relativamente alla diatriba ( e li ho trattati) Israele/Palestina.
La soluzione suggerita dall’autore dell’articolo c’è e,in chiave speranzosa, sembrerebbe la più ovvia : cessare il fuoco e vivere una neutralità al fine di realizzare una pace duratura.
A sostegno di questa auspicata realtà dovrebbe fare da promotore e garante l’ONU.
Tutto come da copione!Ed allora perché ciò non accade?
Ai posteri l’ardua sentenza…