CEPPALONI: LA LISTA “CEPPALONI DOMANI” NON RISPONDE NEL MERITO! … di Carmine Tranfa
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Dopo la scomparsa del “populista” sostegno (Reddito Di Cittadinanza) per gli italiani a basso reddito, com’è finita la caccia alle streghe RDC?
Quanti erano gli irregolari furbetti?
Quante sono le denunce e le condanne?
Quanti, della vecchia platea, hanno trovato lavoro? E di che tipo?
Quanti sono diventati invalidi?…
Ansia e depressione “fanno strage” in una società in ansia per le guerre e depressa per la crisi socioeconomica, a causa di scelte politiche ed amministrative di chi pensa solo ad interessi di parte e non alla giustizia.
Ottima cura erano 500 euro al mese con cui poter andare serenamente al mare…
Nella passata stagione balneare, forse si è vista la sfilata degli assunti negli stabilimenti d’ispirazione alla Briatore?
Di quanto è aumentato il loro fatturato?
Le altre attività legate al turismo hanno aumentato il numero dei lavoratori?
Quanti autobus sono stati necessari per scaricare al centro per l’impiego il milione ed oltre di furbetti fatti scendere dal divano?
Qualunque siano le risposte, rimarrà nella storia la buona volontà di un movimento di persone (M5S) che ha mostrato al mondo come si trovano i soldi per chi è emarginato.
Una grande lezione per la sinistra popolare, il centro cristiano e la destra dei “migliori”; loro dovranno ricordare e tenerne conto per recuperare consensi.
Lezione data in un contesto di europeo rinnovamento “populista”, per il quale è stata necessaria un’emergenza covid per indurre a sbagliare i bravi “bibitari”.
Certo si può migliorare, ma non certo tagliando fuori (al limite del dettato costituzionale) parte dei cittadini in condizioni di bisogno.
I soldi in meno per lo Stato non sono i meno di 10 miliardi di euro all’anno per il RDC ma un migliaio di miliardi in meno per aver tenuto inutilizzato un milione di emarginati… (25000 euro all’anno a testa, per 40 anni di lavoro mancato).
Se proprio bisogna tagliare la spesa (cosa tutta da dimostrare) allora bisogna eliminare, dalla platea dei beneficiari, quelli che comunque avrebbero fonti di risorse economiche (da soggetti tenuti ad aiutare secondo i codici di legge) o beni intestati o ereditabili. Infatti sarebbe interessante sapere quanti beneficiari sono rientrati in famiglia, evitando “le camionette” di chi voleva precettarli in nome della dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro.
In realtà “l’eccessiva platea” forse è stata causata dalla proliferazione a catena della cittadinanza, concessa agli stranieri per parentela od altro.
Invece di creare “prestiti di morte” presso alleati in subappalto, per armi “da suicidio” (tipo Ucraina), sarebbe utile concedere “prestiti di vita” agli emarginati che hanno ancora qualche bene da dare in pegno allo Stato.
Forse ne rimarrebbero fuori i futuri ereditieri, opportunisticamente “usciti” dal nucleo familiare (magari già agiato) per godere del RDC, ma se proprio si deve tagliare…
Infine, i soldi “fregati” alla Russia dovrebbero suggerire un modo anche per azzerare il debito pubblico…
Così, tanto per iniziare davvero ad abolire veramente la povertà…
DI AURELIO ESPOSITO
2 Comments
Un bombardamento a tappeto in cui ogni colpo è andato a segno.
A proposito dell’iniziativa relativa al RDC del movimento cinque stelle,mi ha colpito molto,spero non fosse in senso ironico,la buona considerazione dell’intraprendenza finalizzata,almeno nelle intenzioni,a cercare di risolvere uno dei tanti problemi che ci affliggono!
D’altra parte,e questo è storia,fatta la legge,trovato l’inganno.
E se è vero che questa legge era diventata una pantomima è anche vero che a rimetterci,come sempre,sono sempre i più deboli!
Interessante ed illuminata la parola “prestito” opportunamente adoperata nella dicotomia morte/vita!