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Ormai certe situazioni ricordano le vignette di “Sturmtruppen” con “il fiero alleato Galeazzo Musolesi” che potrebbe profferire: “Veniano a fare la guerra però non ci sparate addosso”…
Non è uno scherzo, e’ l’impegno preteso dalle parti che si dovrebbero costringere al cessate il fuoco per far rispettare una risoluzione dell’ONU…
Dopo “il nascondino” nei bunker dell’UNIFIL (ultimo grido della tecnica d’intervento per far deporre le armi?), magari l’ultimo rimasto andandosene potrebbe gridare BASE 31 salvi tutti…
Tanto ormai è presa come poligono per “il tiro all’altana” da parte di Israele che ha mostrato cosa intende per “abbattere i muri dell’ONU”.
Ma tra le “kekakkientruppen” il più “tomo tomo, cacchio cacchio” (alla Totò) rimane sempre Zelensky che ormai non sarebbe strano percepire come uno che dice: “Datemi tutte le armi della NATO e faccio vedere come sconfiggo la Russia”.
Unica cosa positiva è che si sta comprendendo sempre di più la necessità di una Difesa Europea, meglio se federale, per difendere più specificamente gli interessi dell’Europa nel mondo. Troppe potenze sono disinvoltamente “indipendenti” dall’ONU, definita da Israele come “pantano antisemita”; quando Israele dovrebbe essere riconoscente all’ONU (per non parlare della Russia che ha sottratto gli Ebrei dalla sorte di finire come concime nei campi della Polonia; che ora parla di attaccare San Pietroburgo… quando Putin neanche risponde a Scholz al telefono).
La lezione UNIFIL però sta destando il mondo, a partire dall’Italia, a mostrare più concretamente indignazione per una situazione che si delinea sempre più inaccettabile.
Non è tollerabile che truppe ONU dell’UNIFIL si vedano puntare da un carro armato israeliano senza reagire neanche con uno sputo, perfino dopo essere stati colpiti e feriti; chissà quali sono le regole d’ingaggio.
Viene da ricordare la considerazione di Brancaleone alle Crociate: “Quando dico seguitemi pugnaci… voi dovete seguire e pugnare, altrimenti stiamo a prenderci per le natiche”.
Ad Israele (percepito come autoproclamato rappresentante dell’occidente collettivo, per dirla alla russa, in Terra Santa) che chiedeva alle truppe ONU di spostarsi per avere libero passaggio, quale novello nobile Teofilatto dei Leonzi: “Cedete lo passo”, qualche sostenitore delle milizie internazionali sotto il vessillo ONU come novello Brancaleone sostanzialmente intimava: “Cedete lo passo tu”.
Per tutta risposta, un drappello con due carri armati israeliani Merkava irrompe nella base (chissà che cercava) distruggendo l’ingresso principale.
Mancava solo Fantozzi, con il casco blu in testa, che profferiva: “Che desiderano?”…