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Nel canile del Comune di Ceppaloni, Oasi sul sabato, dove sono ospitati circa 200 cani, ho vissuto un’esperienza che mi ha segnato profondamente quando ieri 15 novembre 2024, mi sono recato per prendere un cagnolino. Questa struttura, come tante altre in Campania, è il rifugio di animali che, per motivi diversi, sono stati abbandonati o non trovano più una casa. Un posto che, purtroppo, non può considerarsi un rifugio sicuro, ma piuttosto una prigione. Ogni cane vive in una gabbia in compagnia di altri cani, con un sovraffollamento, in attesa di un destino che spesso non arriverà mai.
Ho pensato di adottare uno di questi cani e offrirgli una vita migliore, ma mi sono scontrato con una realtà burocratica e legale che mi ha fatto riflettere a lungo. La legge Regionale che regola l’adozione degli animali, a mio giudizio, costituisce un ostacolo enorme per chi, come me, desidera fare un atto d’amore. Il cane deve essere intestato a nome e cognome del nuovo proprietario tramite microchip, e nel caso in cui non fosse più possibile tenerlo per motivi personali, anche di gravi problemi di salute o altri validi motivi, il cane deve essere restituito al canile.
Questo, però, ai sensi dell’art.12 della Legge Regionale n°3/2019, comporta un pagamento che va da circa 15 a 25 euro al giorno per ogni cane; il che significa pagare fino a circa 750 euro al mese(pagamento mensile per tutta la vita del cane). Una cifra che scoraggia chiunque voglia davvero aiutare un animale.
La Legge Regionale della Campania, a mio giudizio, favorisce l’abbandono dei cani randagi e scoraggia le persone ad adottare i cani del canile.
In molte regioni del Nord-Italia non è cosi e la restituzione è gratis perché sono le Regioni a coprire interamente i costi.
La triste realtà che ho visto a Ceppaloni non è unica ma simile ad altri canili sanniti, spesso luoghi di sofferenza per gli animali, privati della propria libertà. Le condizioni igieniche in molti di essi sono precarie: gabbie sovraffollate, i cani sono costretti a vivere in un costante stato di stress, abbaiano senza sosta e sono sempre agitati perché si sentono come realmente sono, in gabbia.
Molti canili operano senza un controllo adeguato da parte delle autorità locali e non esistono incentivi concreti per favorire l’adozione o migliorare le condizioni di vita degli animali. I politici locali della pubblica amministrazione di Ceppaloni, così come quelli di altre comuni sanniti e della Regione Campania dovrebbero migliorare le strutture e favorire l’adozione attraverso i giusti finanziamenti. Le politiche pubbliche in materia di animali sono ancora troppo spesso un aspetto trascurato.
Un cambiamento che non deve riguardare solo la gestione dei canili, ma anche la sensibilizzazione della popolazione riguardo al benessere degli animali. Adottare un cane non dovrebbe essere un gesto che comporta solo l’amore, ma anche la consapevolezza di un impegno a lungo termine, supportato da leggi giuste e da strutture adeguate. La vita di un cane non dovrebbe dipendere dalla fortuna di trovare un padrone che possa affrontare costi esorbitanti, ma piuttosto dalla possibilità di offrire loro un futuro migliore, senza penalizzazioni economiche.
Questo articolo nasce con la speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica e far comprendere l’importanza di un cambiamento nelle leggi regionali.
Un impegno che deve partire da noi cittadini, ma soprattutto dai politici locali, dalla pubblica amministrazione di Ceppaloni, dai politici sanniti e i politici della Regione Campania e da tutti coloro che hanno la responsabilità di migliorare le condizioni di vita degli animali.
A mio parere, dovrebbero essere realizzate AREE di verde pubblico, recintate ed attrezzate riservate ai cani, i quali sono gli animali più affettuosi verso l’uomo.
Spero, anche se con qualche dubbio, che la situazione possa migliorare. Non possiamo più ignorare la sofferenza di tantissimi cani, costretti a vivere in condizioni non idonee. Solo con un cambiamento profondo, che coinvolga leggi più giuste, potremmo davvero sperare in un futuro migliore per tutti questi animali che non hanno nessuna colpa.
Ceppaloni, 16 novembre 2024
Luigi Tranfa
Carmine Tranfa