GLI INCASSI DERIVANTI DA PRESTAZIONI DELLE PROSTITUTE SONO TASSABILI
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Ottobre 11, 2024
Nel giorno della scoperta dell’America, ad Arpaise c’è chi è preso dall’attività di celebrazione della quasi trentennale sagra della castagna (del Partenio).
Chissà se, in memoria del benefattore di Arpaise, hanno spedito qualche castagna agli eredi di Generoso Papa in America (o basta un barattolo di terra come simbolicamente fatto in passato?).
In giro per il resto del paese tutto come al solito fra le tracce di fatte da cani che ricordano quelle fatte da greggi di passaggio o mucche al trotto mesi fa.
(Chissà se ve n’è documentazione grazie alle molte telecamere comunali in paese).
Ma per fortuna, alzando lo sguardo, l’immagine del paese trova conforto nella segnaletica che indica noti ristoranti.
Almeno, non essendo giornata di studio medico, non si vedono soste selvagge (come su strisce pedonali, ostacolando pure la circolazione).
L’occasione della sagra indurrà forse a concedere ulteriore tolleranza al codice della strada, verso il quale il primo del paese sembra essere disattento (chissà forse da quando fu investito del ruolo, o magari forse come quando lo fu anche materialmente).
La brace per le caldarroste della sagra e’ per fortuna poca cosa rispetto a quella paventata dall’abortito “catuozzo di capodanno” 2024; la cui organizzazione fece poche faville e tantissimo fumo nel 2023…
Le piazze principali sono sgombre da palchi abbandonati inutilizzati sotto una pioggia castigatrice dal cielo (come per la festa di San Rocco, in cui non mancò di udire bestemmiatori).
Anche al cospetto del Municipio non v’è traccia di ligneo “rilievo”, in spirito “IKEA”, come visto in un evento estivo (periodo in cui durante la processione si vide la statua di San Rocco inclinata in avanti tipo “inchino” al Municipio durante il cambio dei portantini).
Nessuna presenza di attori alla ribalta, praticamente deserta ma occasione per intimo dibattito dal sapore di propaganda locale (come in un passato evento estivo).
Di questi ricordi non si troverà traccia nelle scritture di chi non è certo noto come il Giovanni Battista, “voce di chi grida nel deserto”.
Più tipiche sono le voci giornalistiche stantie, adagiate su formulari tipo “onore ed orgoglio combattentistico” (singolare per chi non ha fatto neanche il militare) o tipo “e’ salito alla casa del padre” questo sì consono a chi loda il Signore; niente notizie di dibattiti politici o di confronto su temi importanti quali guerre e questioni sociali.
Chi sperava in una materiale presenza rappresentativa del fare concreto rimarrà deluso; ormai gli operosi di buona volontà sono presenti in riunione congiunta solo tramite tecnologiche apparizioni ai veggenti estasiati.
Le novità sono riservate al concorso di poesie, con commissione presieduta dal Sindaco e dal verdetto insindacabile (sinistra frase) ed inappellabile (situazione non meno sinistra).
Difficilmente (se non mai) si parla di offrire qualche premio per articoli (anche non pubblicati) d’integrazione alla formazione della pubblica opinione.
Per vedere qualcosa di diverso forse occorrerebbe proporre nuovi stimoli nel forum dei giovani, per non lasciarli sedurre da rampanti “lecca minchietta” che forse sarebbe meglio mandare a prendere aria (magari andando per funghi con i Lerka Minerka); invece di vederli poi affiliati alla “pro loro” con la speranza di essere elevati a “rappresentanti” del paese.
Tra la gioventù spicca chi mette in mostra il “tuppillo” alla Anthony Quinn in Attila, alla conquista dell’impero.
La scanzonata aria da sagra paesana ispira a cantare con Mihai Constantinescu: “Mergi la cules dupa ciuperci” (“Vai per funghi”); forse è meglio.
1 Comment
Un duro articolo di denuncia direi…