Immigrazione in Italia: Un Fenomeno che Va Limitato. Di Luigi Tranfa
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Le piramidi d’Egitto, in particolare le prime sette (Gioser, Meidum, Romboidale, Rossa, Cheope, Chefren e Micerino), hanno sempre destato l’interesse di studiosi e curiosi.
Le aspettative e le ipotesi proposte sono state le più disparate; spaziando da semplici abilità manuali ed elementari conoscenze geometriche, fino a contenuti di fondamentali conoscenze cosmiche e rivelazioni extraterrestri o divine.
Ed in effetti (alla luce dei riscontri archeologici) proprio la piramide di Cheope (la più grande di tutte) ci mostra una tanto semplice quanto geniale soluzione, che sembra non deludere le aspettative racchiudendo molteplici aspetti concreti e simbolici.
I dati di fatto sono il lato di base, l’altezza ed i “condotti” delle camere reali (due per il “re” e due per la “regina”).
Ebbene, nonostante tale soluzione consenta anche di confermare i credenti monoteisti nella propria fede (arrivando a suggerire anche l’unificazione), a nessuno interessa ufficialmente.
Incredibile ma vero…
Le contattate Istituzioni (Comune e Proloco di Arpaise, Provincia e rete museale di Benevento, nonché Prefettura e Governo) non hanno fornito (a torto o a ragione) alcun supporto ufficiale e qualificato di valutazione e pubblicazione (figurarsi incentivazione e premiazione) della scoperta (che quindi, notizia di annuncio a parte, e’ ancora segreta dopo quasi due anni… complimenti ai rivali concorrenti).
Cultura, partecipazione, istruzione, meritocrazia ed ecc. sbandierate costituzionalmente e pubblicamente finanziate appaiono un mondo estraneo ed intangibile per l’autore della scoperta.
Problemi suoi si dirà (fino ad un certo punto, in quanto potrebbe capitare anche ad altri), certo, ma i costi dei pubblici “servizi” in questione (risultati inutili in questo caso, a torto o a ragione) sono pagati anche con i soldi dei contribuenti…
Questi, saranno tutti contenti di sapere che non stanno lavorando e pagando per l’interesse di tutti i cittadini?
Si consoleranno pensando che, i vari stipendiati in materia, “qualcosa” comunque fanno?…
Avranno ancora piena fiducia nella buona fede ed onestà intellettuale di coloro che se ne fregano di conoscere e valutare notizie d’aggiornamento, in materie dichiarate di proprio interesse professionale?
Insomma, continueranno a ritenerli meritevoli del sudore versato per pagare l’esistenza di quei servizi?
Ecco una bella ed utile sfida pubblica, di che scoperta si tratta?
Qualcuno sa gestire e portare a termine questa situazione?
(Tranne comunicare ufficiosamente gli studi ad Università e mezzi di comunicazione di massa, gratis per giunta, o pubblicare in proprio un libro).
In caso affermativo sarebbe cosa gentile contattare lo scopritore Aurelio Esposito (già autore del saggio “Dalle piramidi di Giza ai miracoli di Gesù”, nonché del presente articolo e di altri studi inediti).
Articolo n.19
del 07/11/2024
di Aurelio Esposito